Percorso dei Briganti

 

Una bella iniziativa domenica 20 settembre nella splendida Oasi del Cervo di Piaggine, dove con Enzo Maraio, il professor Vincenzo Marra e tanti amici amministratori abbiamo affrontato i temi legati allo sviluppo delle nostre aree interne. Anni e anni di marginalizzazione hanno fatto di questi territori i “paesaggi dell’abbandono”, dello spopolamento, del dissesto idrogeologico. Non si regge la competizione replicando lo scollamento Nord-Sud con quello tra aree urbane e aree interne, perché un territorio che viaggia a due velocità non decolla. Eppure il potenziale esiste. Dobbiamo partire dalla tutela e dalla sicurezza dei territori, dalla dotazione di infrastrutture materiali e immateriali, da meccanismi di coesione sociale. Queste aree devono mantenere i loro tratti di scarsa contaminazione, perché in molti casi anche l’isolamento è visto come una risorsa. Basti pensare al Chianti, dove hanno dimostrato come si fa turismo puntando su un cluster territoriale. E ci sono altri esempi in giro per l’Europa (Galles, Isole Ebridi), che hanno fatto la propria fortuna puntando sull’eco-turismo. Queste aree si sono inventate uno sviluppo partendo dalle specificità e dallo storytelling del territorio, cosa che noi non siamo ancora stati in grado di fare. E questo anche perché altrove gli enti parco sono delle macchine da guerra in termini di promozione territoriale, mentre qui si litiga per gli incarichi. Se vogliamo realizzare un percorso di sviluppo a medio-lungo termine, dobbiamo abbandonare i municipalismi e puntare ad una programmazione vera e non alla semplice spesa di risorse. Se tutti faremo un salto di qualità, se riusciremo a fare sistema tra politica, amministratori locali, terzo settore, società civile, potremo garantire un futuro ai nostri ragazzi nei nostri territori.

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Percorso dei Briganti ultima modidfica: 2015-09-21T15:40:40+00:00 da admin

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