Prosegue il lavoro di elaborazione di proposte per lo sviluppo della Regione Campania.
Le prime interlocuzioni tra i responsabili economici delle cinque province hanno già fornito spunti interessanti su cui lavorare.
Per ciò che concerne il manifatturiero, è necessario un vero e proprio piano industriale regionale, che riesca a coniugare gli aspetti ambientali e della sostenibilità, e che non può non partire da una rimodulazione dei Consorzi ASI, che nella loro forma attuale rappresentano solo una duplicazione di tempi e costi per gli imprenditori.
Anche sulle nostre produzioni agricole è necessario lavorare, per evitare che continuino a essere penalizzate rispetto a quelle delle altre regioni (basta pensare al cambiamento della legge sui rifiuti o alla riduzione dei tempi biblici per una pratica PSR).
Il turismo deve trovare nella maggiore apertura alla clientela estera e in un virtuoso percorso di destagionalizzazione alcuni dei percorsi di sviluppo per sfruttare al meglio un settore che deve essere trainante per la nostra economia. Tutto questo potrà avvenire solo mettendo a sistema gli attrattori presenti sul territorio, elaborando piattaforme promozionali comuni e dando vita a una seria strategia di marketing territoriale.
Altro settore che ha sofferto in maniera preoccupante la crisi di questi anni è l’edilizia. Il comparto può essere sostenuto senza ulteriore consumo di suolo, puntando su risanamento idrogeologico, rigenerazione urbana, efficientamento energetico. Tali operazioni vanno supportate attraverso un più efficace utilizzo del partenariato pubblico-privato e, soprattutto, attraverso la modifica del PUT (assolutamente imprescindibile..!!).
Lavoreremo anche a un totale riordino del sistema degli incentivi, che guardi soprattutto a internazionalizzazione, innovazione, start up, accesso al credito e patrimonializzazione delle imprese.
Work in progress….
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