Mercoledì 26 agosto, presso il Palazzo Baronale di Buonabitacolo si è tenuta la tavola rotonda sul tema “Ambiente,territorio, agricoltura e Fondi Europei”, appuntamento conclusivo del ciclo di incontri “Global. La politica locale e nazionale a confronto”. Con Cristian Telese,Responsabile ambiente del PD Salerno, e Sabina Capozzolo, Deputata (Commissioni Agricoltura e Finanze), si è discusso delle opportunità di sviluppo sostenibile delle aree interne della nostra provincia.

Le priorità individuate dall’Europa per la nuova politica agricola (innovazione tecnologica, competitività e redditività delle PMI, riorganizzazione delle filiere, tutela e valorizzazione degli ecosistemi, utilizzo efficiente delle risorse, inclusione sociale) mostrano come emerga un nuovo approccio che abbraccia una prospettiva più ampia e non legata ai soli aspetti produttivi. Bruxelles ci dice, cioè, che possiamo e dobbiamo riuscire ad ottenere una serie di obiettivi più ampi, non solo legati alla crescita economica. Per decenni abbiamo pensato che bastasse iniettare risorse nel sistema e fare PIL con la spesa pubblica per garantire anche uno sviluppo sociale di medio e lungo periodo. Soprattutto al Sud ci siamo preoccupati troppo spesso solo dell’offerta di risorse e di come spenderle, senza organizzare la domanda, esprimere progettualità efficace e analizzare la qualità della spesa.

Nei nostri territori dobbiamo, dunque, essere in grado di definire dei percorsi di sviluppo che siano sostenibili e concretamente perseguibili in base al potenziale che abbiamo a disposizione. La nuova politica agricola europea si incastra alla perfezione anche con la strategia nazionale delle aree interne e con la strategia di Europa 2020, che parla di uno sviluppo intelligente, basato sull’innovazione, uno sviluppo dal basso e inclusivo, coesivo dal punto di vista sociale e sostenibile dal punto di vista ambientale. Fare sviluppo significa economia ma anche cure dell’ambiente e del territorio, solidarietà, inclusione sociale. Partendo da un buon utilizzo delle risorse europee e dal driver rappresentato dall’agricoltura, possiamo invertire il trend di sofferenza delle aree interne e rilanciare questi nostri splendidi territori. Solo sfruttando al meglio le opportunità a nostra disposizione potremo valorizzarli e difenderli da investimenti potenzialmente dannosi per l’ecosistema e la natura.