Ieri sera ho accolto con piacere l’invito degli amici di Avellino all’incontro “Basta un SI Davvero. Le ragioni di una riforma necessaria”, a sostegno del si al referendum costituzionale di ottobre. All’incontro hanno partecipato Ugo Maggio, Pietro Marzano, Gianluca Festa e Angelo Maietta.
C’è chi sta cercando di giovare una partita pro o contro qualcuno, mentre dovremmo impostare una competizione pro o contro l’Italia. Questo referendum è una grande opportunità per dare al Paese un assetto istituzionale più snello, far sì che la macchina amministrativa funzioni e renda i nostri territori più competitivi e maggiormente in grado di attirare capitali e investitori.
Il voto per il sì è un voto per le riforme, per il dinamismo, un voto per spingere e accompagnare un paese che ha già iniziato a rimettersi in moto. Il sì è uno sguardo al futuro, il no è semplicemente un dispetto, uno sgambetto ad un paese che si sta incamminando verso la la strada delle riforme. Futuro contro passato, dunque, modernità contro conservazione. Il riformismo è questo, è anche e soprattutto coraggio: il coraggio del cambiamento per rendere l’Italia un paese competitivo che ci dia davvero le opportunità che meritiamo.
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