Dieci punti per lo sviluppo e il rilancio del Sud, la visione strategica del PD di Salerno

 

Le ragioni di un documento strategico.
Il documento strategico del Dipartimento Economia del PD Salerno nasce con l’obiettivo di individuare gli assi principali dello sviluppo del nostro territorio. Nel generale contesto di crisi, drammatica è la situazione del Sud Italia e della Campania: quasi – 11% di PIL in cinque anni e disoccupazione superiore al 20%. Da qui nasce una forte esigenza di cambiamento, della quale il PD vuol farsi portavoce creando un nuovo metodo di lavoro ed elaborando proposte concrete, che riescano a esprimere le posizioni proprie di una vera sinistra riformista alla luce delle sfide della modernità e delle nuove dinamiche economiche.

La provincia di Salerno e lo stallo recessivo. È ancora crisi, i piccoli soffrono di più.
Lo scenario dell’economia salernitana nel primo trimestre dell’anno ha continuato a segnalare indicatori negativi di nati-mortalità delle imprese rispetto al periodo precedente anche se, nei mesi successivi, si è registrata una piccola inversione di tendenza. Tuttavia, nonostante il secondo trimestre abbia portato su un valore positivo il saldo di nati-mortalità semestrale, tale recupero non è stato sufficiente a compensare i dati degli anni precedenti (-0,4% del primo semestre 2013 e -0,3% l’analogo tasso per il 2012).
Il comparto in crisi più profonda di conferma quello delle costruzioni, condizionato negativamente dall’andamento della domanda interna, da risorse pubbliche sempre più esigue e da una significativa stretta creditizia. Non vanno meglio il manifatturiero e il commercio al dettaglio.
Più in generale, a soffrire maggiormente sono le piccole imprese e quelle che hanno scarsa vocazione internazionale.
La conseguenza più immediata e drammatica dell’attuale scenario economico è un tasso di disoccupazione, giovanile e non, ben al di sopra della media nazionale.

Le proposte del Pd per il sistema economico e produttivo della provincia di Salerno.
Il quadro di crisi dell’economia provinciale, aggravato da un contesto macroeconomico particolarmente critico, rende necessaria un’attività di pianificazione e programmazione che riesca a invertire il trend in corso. Puntando a questo obiettivo, abbiamo individuato temi e proposte che riteniamo prioritari (ancorché ovviamente non esclusivi) per generare sviluppo e occupazione nella provincia di Salerno. Si tratta di un programma in dieci punti, dieci assi di sviluppo compatibili con le peculiarità e potenzialità del nostro territorio e del nostro capitale umano. Ovviamente, come si dirà più avanti, tali idee saranno sottoposte alla condivisione di tutti i soggetti responsabili dello sviluppo locale per migliorarle e riuscire a concretizzarle nella maniera più efficace possibile.
Il nostro modus operandi, in definitiva, intende basarsi su tre elementi fondamentali: l’umiltà dell’ascolto, la forza della proposta e il coraggio del cambiamento.

1.      La “reindustrializzazione sostenibile”.

2.      Ricerca, innovazione e formazione: Salerno capitale delle start up e  delle professioni.

3.      L’attrazione di capitali, il supporto alla competitività e all’internazionalizzazione.

4.      Un turismo realmente volano di sviluppo.

5.      Cultura e creatività.

6.      L’economia del mare.

7.      Infrastrutture e logistica integrata.

8.      Un nuovo approccio per l’edilizia: sostenibilità, infrastrutture e partenariato.

9.      La green economy.

10.   L’economia del terzo settore.

La partita delle “aree interne”
Alcune delle proposte possono rappresentare significativi driver di sviluppo anche in relazione all’importante questione del rilancio delle aree interne del nostro territorio, che negli ultimi anni stanno registrando una persistente marginalizzazione e un costante impoverimento in termini sia economici che socio-demografici, come dimostrato dalla riduzione dei livelli occupazionali, dalla scarsa offerta di servizi essenziali e dal consistente calo della popolazione. In provincia di Salerno, d’altro canto, le aree interne rappresentano più del 73% del numero dei comuni, quasi l’80% della superficie complessiva e circa il 30% della popolazione residente, superando di gran lunga i valori medi regionali e nazionali.
Ecco perché si tratta di una partita che non possiamo abbandonare, partendo dalla necessità di garantire alcuni elementi di base, dalla manutenzione e prevenzione del rischio idrogeologico per proseguire con l’accessibilità e l’erogazione di servizi essenziali (sanitari scolastici, culturali, connettività, ecc.) a un livello quanto meno accettabile. Sulla base questi presupposti sarà possibile impostare una strategia di sviluppo e coesione delle aree interne coerente, che guardi al futuro e alla modernità nel rispetto delle peculiarità e delle tradizioni dei territori, che non rappresentano vincoli, bensì opportunità di crescita e occupazione.

Il quadro d’insieme e la risorsa/territorio.
Comprendere il territorio e le sue istanze significa muoversi su due direttrici fondamentali: se, da un lato, non si può prescindere da ragionamenti di area vasta per raggiungere efficienza e massa critica, dall’altro, è necessario elaborare strategie differenziate, che puntino ad affrontare problematiche specifiche.        Lungi dal sostenere un localismo anacronistico, dovremo comunque evitare di ripetere errori di un passato in cui le politiche economiche sono state spesso non strutturate in base alle effettive esigenze del territorio.

La campagna d’ascolto. Le alleanze territoriali.
Le proposte sopra elaborate sono riflessioni che nascono dall’ascolto degli operatori e delle imprese e dall’esperienza sul campo dei nostri militanti e dirigenti. Convinti della necessità di un contributo di tutti coloro che hanno a cuore il nostro territorio, intendiamo sottoporre il nostro documento a un confronto con i diversi attori dello sviluppo, partendo dalle dieci proposte specifiche per poi estendere l’analisi a quelli che abbiamo individuato come gli “assi trasversali” generali ritenuti fondamentali per lo sviluppo:infrastrutture, connettività, energia, fisco, capitali, credito, formazione e ricerca. Solo attraverso l’apertura al dialogo sarà, infatti, possibile creare un percorso di sviluppo e crescita per la provincia di Salerno.

In ultimo, vale la pena sottolineare come, per dare maggior forza e coerenza al nostro metodo di lavoro, ampliandone la portata e l’estensione, proporremo, nelle sedi opportune, del partito, la creazione di unosservatorio per il Sud, un gruppo di lavoro permanente, declinato anche su scala regionale, per affrontare le tante emergenze e i tanti problemi che ancora attanagliano i nostri territori.

Il PD Salerno, in definitiva, vuole lanciare un segnale di impegno e di speranza: insieme riusciremo a costruire un nuovo Sud, il Sud delle opportunità, della ricerca, dello sviluppo, delle imprese, del LAVORO.

Roberto De Luca
Responsabile Dipartimento Economia          

Nicola Landolfi
Segretario Provinciale

Dieci punti per lo sviluppo e il rilancio del Sud, la visione strategica del PD di Salerno ultima modidfica: 2014-09-24T12:59:17+00:00 da admin

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