I dati del rapporto Oxfam “partire a pari merito” confermano in maniera scientifica e analitica una percezione che si diffonde sempre più tra i cittadini: pur nell’attuale contesto di crisi, i ricchi continuano a crescere e a prosperare. Soprattutto, purtroppo, si allarga il divario ricchi e poveri, che addirittura nel 70% dei casi è aumentato rispetto a 30 anni fa. Quando nel mondo 85 (!!) persone detengono l’equivalente della ricchezza del 50% più indigente della popolazione, non si può più continuare a far finta di nulla.
Il che non significa in alcun modo demonizzare chi è benestante (specialmente se la sua condizione è stata guadagnata onestamente), ma di portare avanti un ragionamento insieme etico e pratico. Dal primo punto di vista, è evidente che dati del genere gridano vendetta e chiedono giustizia alle nostre coscienze; dal punto di vista più strettamente economico, invece, molti studi (tra cui “the price of inequality” di Stiglitz) dimostrano proprio come una concentrazione così significativa della ricchezza sia un realtà un freno allo sviluppo del benessere collettivo. Ridurre le diseguaglianze, migliorando la condizione di chi sta peggio, contribuirebbe ad una complessiva crescita dell’economia.
Il ragionamento vale, purtroppo, anche per l’Italia, dove le disuguaglianze si sono inasprite enormemente negli ultimi anni, portando a un forte aumento di coloro i quali vivono in povertà assoluta e collocandoci ai peggiori posti della classifica europea per l’iniquità nella distribuzione della ricchezza (l’1% delle persone più ricche detiene più di quanto posseduto dal 60% della popolazione!!!).
Che sia un imperativo categorico o ipotetico, è necessario invertire la rotta al più presto. Nel nostro paese questo è probabilmente il compito principale che una sinistra riformista e responsabile dovrebbe assumere, considerando gli aspetti positivi connessi a minori diseguaglianze. Un paese iniquo, spaccato in due tra ricchi e poveri, non può avere futuro.
http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/stili-di-vita/2014/11/24/news/ricchi_e_poveri_la_crisi_aumenta_le_diseguaglianze-101292410/?ref=HRLV-6